MEMENTO MORI
di Giuseppe P. Statti | pubblicato il 24 marzo 2023
La locuzione latina che fa da titolo a questo articolo, si traduce in "ricordati che devi morire", famosissima espressione utilizzata anche da Massimo Troisi nel film "Non ci resta che piangere.
Sì, è un'amara verità: tutti noi dobbiamo morire.
Quello che non sappiamo però è dove conviene morire. Già, non basta avere questa triste (o no?) consapevolezza della nostra "durata" limitata.
Ma perché porci questo problema? Beh, a meno che non si sia senza alcun patrimonio o soli al mondo senza figli, nipoti o persone che amiamo, è necessario pensare per tempo a cosa fare. Quali sono le opzioni?
Cosa fare del nostro patrimonio? A chi lasciarlo? Come possiamo decidere la sua distribuzione?
Sono domande legittime che forse ancora non ci siamo posti, forse perché siamo troppo giovani o forse perché il patrimonio è ancora in fase di costruzione.
Ma se non pensiamo per tempo a cosa fare, rischiamo di avere dei problemi.
Torniamo alla questione di dove conviene morire. Uso il termine "conviene” perché il nostro paese, l'Italia, non solo è il posto più bello al mondo dove vivere, ma è anche il posto più conveniente dove morire.
Basta pensare alle tasse di successione che si pagano qui in Italia, che variano dal 4% all'8% massimo.
Se invece si vive e si muore in Francia, le tasse di successione possono variare dal 5% al 45%.
E se si vive e si muore in Germania, si potrebbe pagare dal 7% al 43%...
Questo è ciò che succede nei paesi dell'Unione Europea, ma se ci spostiamo un po' più lontano e arriviamo nel Regno Unito, scopriamo che l'aliquota è del 40%...
Negli Stati Uniti, tra le tasse statali e quelle federali, si può arrivare a pagare oltre il 40%.
Ogni paese di quelli citati, compreso il nostro, ha delle soglie di esenzione, e comunque, anche in questo, l'Italia è la più generosa.
A questo punto, direte: Bene, siamo al sicuro, conviene morire da noi, qui in Italia "si muore bene".
Sì, qui in Italia si muore bene... ma per quanto tempo ancora? Abbiamo il debito pubblico più alto d'Europa, e con i tassi in aumento, non riusciremo a fermarlo chissà per quanto tempo ancora.
Pensate sul serio che resteremo a lungo un paradiso per chi... ci lascia?
Non è possibile aumentare le tasse sul lavoro e le tasse a chi lavora: sono già troppo alte. Quindi, certamente saremo costretti ad aumentarle sulle successioni e sulle donazioni.
Ci sono proposte di legge in Parlamento volte proprio ad aumentare le imposte.
Tutto questo unito alla riforma del Catasto che prevede un considerevole aumento delle Rendite Catastali delle nostre case, con conseguente aumento delle imposte, renderà in un prossimo futuro le tasse di successione un problema da affrontare.
Tutto ciò premesso cosa facciamo? Ci rassegniamo, aspettiamo tristi il giorno dell’addio sapendo che i nostri cari pagheranno in imposte i nostri peccati?
No, non è necessario (a meno che non lo vogliate), potete pensarci prima, potete rivolgervi ad un consulente, potete pianificare. Solo pianificando e decidendo oggi, prima che sia troppo tardi, farete la cosa giusta.
Vi aspetto…
P.S.: vi aspetto qua non in Paradiso, tranquilli…